SERRA BIOCLIMATICA AD ENERGIA SOLARE

Le serre bioclimatiche, dette anche serre “solari” o “captanti”, sono gli spazi ottenuti mediante la chiusura, con vetrata trasparente, di logge o terrazze.

Possono anche essere costruite di sana pianta, appoggiandole direttamente alla facciata della casa, che però deve essere esposta a sud-est o a sud-ovest.

Questi spazi chiusi devono essere unicamente finalizzati al risparmio energetico e conformi alle prescrizioni dettate dalle normative vigenti, che si diversificano da Comune a Comune.

Da dove nasce la serra bioclimatica?

Le serre bioclimatiche non sono certo una novità, anche se da noi si stanno diffondendo solo negli ultimi anni, grazie allo sviluppo della bioedilizia e delle pratiche di efficientamento energetico.

Già i Romani le utilizzavano nell’hortus (orto), per favorire e proteggere la crescita di alcuni tipi di piante.

Nel tempo, poi, il concetto di serra si è sviluppato, per adeguarsi alle mutate esigenze non solo produttive, ma anche sociali.

Nei paesi nordici, infatti, sono molto diffuse, ad esempio  in Germania si chiamano Wintergarten,  che significa «giardino d’inverno». Sono locali che consentono di godere di qualche ora di sole, anche durante la rigida stagione invernale e possono essere allestiti come dei veri e propri giardini.

Serra bioclimatica = veranda?

Anche se i materiali utilizzati e la tipologia di montaggio possono essere simili, la serra bioclimatica  non è una veranda!

Infatti la serra deve rispondere obbligatoriamente a caratteristiche precise, per poter essere identificata come una costruzione in bioedilizia, con i vantaggi che ne derivano.

La veranda, invece, che ha avuto il suo momento di massimo splendore negli anni ‘50/’60, veniva costruita per riparare l’ingresso, o per chiudere un balcone, su qualsiasi parete dell’immobile.

Inoltre, di solito, era l’ambiente meno coibentato della casa, quindi il posto dove faceva caldissimo d’estate e freddissimo d’inverno, rendendone impossibile l’utilizzo per le persone.

Quali sono le caratteristiche di una serra bioclimatica?

Vediamo nel dettaglio le caratteristiche tecniche che deve avere una serra bioclimatica, per essere in linea con le norme in vigore.

Orientamento

È indispensabile installarla con orientamento a sud-est o a sud-ovest, con il lato sud di riferimento.

Materiali ed impianti

Deve essere coperta da superfici in vetro ad alta efficienza, che consentano l’irraggiamento solare, limitando la dispersione termica. Le pareti non possono essere dotate di sistemi fissi di schermatura dai raggi del sole. È comunque possibile prevederne di mobili durante la stagione calda (tende, veneziane, pannelli, piante), da collocare preferibilmente all’esterno, per una maggiore efficacia.  La struttura portante può essere in legno, PVC o alluminio, ovviamente certificati e di qualità, l’importante è che si inserisca armonicamente nell’edificio in cui viene collocata.   La serra bioclimatica non deve essere dotata di impianto di riscaldamento, né di raffrescamento. Sarà utile però strutturarla in modo che la superficie vetrata permetta diversi stadi di apertura e di chiusura, regolabili a seconda della temperatura esterna.

Dimensioni serra e superficie vetrata

La superficie lorda della serra bioclimatica non può eccedere il 10% della superficie dell’edificio, o dell’unità immobiliare, a servizio della quale viene realizzata. In pratica la serra non può determinare la formazione di un nuovo locale abitabile e dovrà avere dimensioni inferiori a quelle minime stabilite per una camera (superficie di 9 mq o larghezza di 2 m. o altezza di m 2,70).  La superficie vetrata deve ricoprire almeno il 70% della superficie totale della serra e deve essere apribile per almeno un terzo della sua superficie.

Certificazione risparmio energetico e permessi per l’installazione

La specifica finalità del risparmio energetico deve essere certificata con una relazione tecnica. Questa dovrà valutare il guadagno energetico (differenza in positivo tra la soluzione con e senza serra bioclimatica)  dell’intero alloggio riscaldato. Il guadagno energetico può variare dal 5% al 25% del fabbisogno di energia e tutti i calcoli devono essere sviluppati secondo le norme UNI 10344 e 10349.   Le serre bioclimatiche, in quanto definite “locali tecnici” (al pari di una centrale termica, in quanto accumulano calore) non costituiscono un volume in aggiunta a quello esistente. Devono comunque rispettare il Regolamento Urbanistico, per quanto riguarda le altezze, le distanze dai confini, dai fabbricati, etc.

Quali sono i vantaggi di una serra bioclimatica?

Installare una serra bioclimatica per chiudere un porticato, un balcone o anche solo per creare uno spazio esterno riparato, appoggiato ad una facciata della casa, rappresenta senza dubbio un valore aggiunto!

Ma quali sono i vantaggi in termini di risparmio, comfort, sostenibilità  e, perché no, estetica, che una serra bioclimatica può apportare alla nostra abitazione?

1. Risparmio energetico e, quindi, nella bolletta! 

La serra bioclimatica cattura l’energia solare ed accumula il calore (effetto serra), che poi trasferisce ai locali adiacenti, contribuendo al loro riscaldamento ed al risparmio di energia.

Le serre si distinguono in tre tipologie, in base alla modalità di trasferimento del calore, dalla serra stessa all’interno della casa. Serra a scambio radiante, quando la superficie di separazione tra la serra e l’ambiente interno è costituita da una parete non isolata, che funge da accumulatore di calore, trasferendolo poi nel locale adiacente. Serra a guadagno diretto, quando la superficie di divisione può essere rimossa in gran parte, o totalmente, ad esempio attraverso ampi serramenti scorrevoli.  In questo modo il guadagno termico avviene direttamente dentro lo spazio abitato. Serra a scambio convettivo, quando lo scambio di calore tra la serra e l’ambiente interno avviene attraverso dei serramenti e/o aeratori posti alla base e alla sommità della superficie di separazione.

Oltre al risparmio diretto in bolletta, grazie ad un minor dispendio di energia, c’è però anche quello indiretto della detrazione fiscale. La serra bioclimatica, infatti, rientra nel Bonus casa, come specificato dall’ENEA, che riguarda gli interventi edilizi e tecnologici, comportanti risparmio energetico.

Questi sono ammessi alle detrazioni fiscali del 50%, ai sensi dell’art. 16 bis del DPR 917/86 (TUIR).  

2. Comfort aumentato per tutta la famiglia! 

La serra bioclimatica è un locale aggiuntivo alla casa, che permette di trascorrere qualche  ora di relax in un ambiente termoregolato, caldo d’inverno e fresco d’estate. La sua struttura in vetro, con schermature mobili, consente poi,  a piacere, di sentirsi a contatto con l’ambiente esterno, oppure di preservare la propria privacy.

3. Sostenibilità per rispettare l’ambiente! 

La serra bioclimatica rientra a pieno titolo nella bioedilizia e consente di ridurre fino al 20% le emissioni di CO2, con un considerevole risparmio di energia. Consente infatti di riscaldare la propria casa, o una parte di essa usando, al posto dei combustibili fossili, l’energia naturale per eccellenza, quella del sole.   Grazie alla sua struttura in vetro, poi, si integra perfettamente nel contesto ambientale e, se corredata di piante e fiori, può diventare un vero e proprio giardino perenne.

Infine, cosa da non sottovalutare, unendo tutti questi vantaggi al fattore estetico della serra, può aumentare notevolmente il valore economico della nostra casa nel mercato immobiliare!

 

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Fonte: https://www.edilportale.com/news/2020/01/ambiente/la-serra-bioclimatica-che-migliora-la-prestazione-energetica-degli-edifici_74484_52.html