Tetti verdi, giardini verticali, pareti ventilate, …

Sono queste alcune soluzioni “sostenibili” per abbattere i costi energetici delle nostre abitazioni, in termini di riscaldamento e di raffreddamento, oltre a quelle già viste negli articoli precedenti.

Andiamo ora ad analizzarle nello specifico, valutandone i benefici che possono procurare, anche e soprattutto dal punto di vista del benessere personale.

Quando si costruisce una casa si parte dalle fondamenta, per migliorarne l’isolamento termico – acustico ed aumentarne il comfort abitativo, partiremo invece dal tetto!

In Europa del nord i tetti verdi, ricoperti di erba e di vegetazione, esistono da decenni, mentre qui da noi sono conosciuti solo da qualche anno ed ancora per molti risultano un’idea a dir poco bizzarra.

In realtà, mettere terra e piante sul tetto può avere molti vantaggi, primo fra tutti quello di stabilizzare la temperatura interna della casa.

Nei mesi invernali, infatti, ripara dal freddo allo stesso modo di un normale strato di isolante chimico, solo con minor impatto ambientale. In estate invece, oltre che isolare dal caldo esterno, rinfresca la temperatura interna, grazie all’evaporazione dell’acqua presente nel terreno.

Agisce anche come isolante acustico ed aumenta il valore dell’immobile, per il suo elevato grado di sostenibilità, di efficienza energetica e per il migliorato aspetto estetico.

Esistono due tipi di tetti verdi: quelli estensivi, non calpestabili, ricoperti da 15/20 cm. di terriccio, su cui si mettono a dimora diverse tipologie di piante grasse molto resistenti, che non necessitano di molte cure.

Ci sono poi i tetti verdi intensivi, calpestabili, praticamente dei veri e propri giardini pensili, con uno spessore del terreno fino a 150 cm, sul quale si possono piantare anche alberi e cespugli.

Ovviamente questi ultimi si possono realizzare solo su coperture piane, progettate per sostenere un peso notevole (dai 400 ai 750 kg/mq) e necessitano di manutenzione come un giardino vero e proprio.

Hanno inoltre un costo di realizzazione molto più elevato.

I tetti verdi estensivi, invece, possono essere realizzati ovunque, anche su superfici inclinate fino a 45°, grazie ad apposite reti di contenimento del terreno.

Il peso che grava sulla copertura si aggira tra i 75 ed i 250 kg/mq. ed il costo è nettamente inferiore a quello del giardino pensile.

La domanda che potremmo porci è: “Non è che con l’umidità di un tetto verde mi piove in casa, o mi trovo le radici delle piante infilate ovunque?”

Assolutamente no, grazie agli elementi che compongono la stratigrafia di questo tipo di copertura, disposti sopra il solaio in cemento e che consistono in:

  • Strato di primer bituminoso che riveste tutta la superficie del tetto, favorendo l’adesione dello strato successivo.
  • Membrana impermeabile e membrana antiradice, per impedire la penetrazione dell’acqua e delle radici nello strato bituminoso e nel solaio.
  • Strato drenante, costituito da un manto impermeabile di granuli di argilla espansa, per smaltire nel modo migliore l’acqua piovana, evitando ristagni.
  • Strato filtrante, membrana in polietilene con la funzione di confinare le radici nello strato di terreno e trattenere la terra stessa.
  • Substrato di coltivazione e vegetazione, dove si sviluppano le radici ed il cui spessore dipende dalla tipologia di piante messe a dimora e dalla loro crescita nel tempo.

La normale guaina che solitamente ricopre i tetti piani, in questo modo sarà isolata dagli sbalzi di temperatura cui va incontro ed avrà una maggiore durata.

Il nostro “isolamento termico/acustico green” scende anche nelle pareti esterne della casa, grazie ai giardini verticali ed alle pareti ventilate.

I giardini verticali rappresentano una soluzione innovativa e sostenibile, per creare un’oasi verde nella propria abitazione, anche se non si dispone dello spazio per un giardino tradizionale.

Si realizzano su pannelli assemblabili, dotati di celle in cui si posizionano le piante e di micro-sistemi di irrigazione e fertilizzazione automatizzati, in modo da ridurre notevolmente la necessità di manutenzione.

Questi pannelli sono inseriti in una gabbia metallica che viene fissata al muro e contengono un substrato inorganico per la vegetazione, che trattiene l’umidità, consentendole di crescere senza utilizzo di terriccio (coltivazione idroponica o idrocoltura).

Il lato posteriore dei pannelli è cieco, per cui non esiste alcun problema di umidità per i muri dell’edificio.

Se si crea un’intercapedine tra la facciata esterna isolata ed i moduli del giardino verticale, si consentirà la circolazione dell’aria, grazie ad aperture poste alla base e nella parte superiore della facciata stessa. In questo modo otterremo una parete ventilata green, che unirà il basso impatto ambientale ad un alto isolamento termo-acustico.

I giardini verticali e le pareti ventilate quindi, oltre a donare un indubbio valore estetico all’abitazione, contribuiscono ad arricchirla con numerosi altri benefici.

Tra questi spiccano l’aumento dell’isolamento termico, con un notevole risparmio in bolletta e la protezione dall’inquinamento acustico. Altri fattori importanti sono il miglioramento della qualità dell’aria, con l’assorbimento di CO2 ed un maggior equilibrio tra cemento e verde, con un conseguente aumento del valore dell’immobile.

Concludendo il breve viaggio tra le soluzioni verdi, che aumentano il comfort abitativo delle nostre abitazioni, non dobbiamo dimenticare il ruolo delle piante all’interno delle stanze, per migliorare il benessere fisico, ma anche psicologico di chi vi abita.

Le piante da appartamento hanno infatti un effetto purificante sull’aria interna alle abitazioni. Producono ossigeno, catturano l’umidità, riducendo quindi la sensazione di afa nei mesi più caldi ed assorbono le sostanze tossiche presenti nell’aria.

La soluzione può essere una parete verde da interno, costruita con le stesse modalità di quella esterna, oppure semplicemente delle piante in vaso, scelte fra quelle che possiedono più proprietà benefiche per la nostra salute.

Alcuni esempi sono il Ficus benjamin, l’Aloe vera, la Sanseveria, il Rododendro, l’Edera, la Dracena (tronchetto della felicità), il Photos, lo Spatafillo, il Filodendro e il Clorofito. Queste piante hanno la proprietà di filtrare numerose sostanze tossiche presenti nelle case, come la formaldeide, l’acetone, la trielina, che vengono assorbite dalle foglie e convogliate dal fusto alle radici, dove i microrganismi presenti le metabolizzano e le eliminano.

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Monoblocchi Coibentati

Classificare un immobile in base al suo consumo di energia, scegliendo la classe energetica più alta, significa aver raggiunto la consapevolezza, in termini di rispetto per l’ambiente e di risparmio in bolletta. Infatti, costruire una casa o ristrutturarla portandola in classe A4, può fare la differenza, migliorando in maniera significativa l’efficienza dell’abitazione stessa e, di conseguenza, il benessere di chi vi abita.

Ma come avviene la classificazione energetica degli edifici?

Il Certificato energetico, o APE (Attestato di Prestazione Energetica), identifica le prestazioni energetiche e il consumo annuale di energia di un edificio. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, e in particolare dal D.M. 26/06/2015 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici), deve essere allegato obbligatoriamente ai contratti di compravendita e di locazione, ma può essere utile anche in caso di ristrutturazione, per conoscere i consumi della propria abitazione. Con l’APE è possibile infatti stilare le prestazioni energetiche di un edificio, attraverso una scala composta da 10 classi, in cui si va dalla A4 (la più alta, quindi la migliore) alla classe G (la più bassa).

Come avevamo già accennato nell’articolo precedente, il calcolo dei consumi viene effettuato in kwh/m²/anno. Questo parametro, in base al quale viene attribuita la classe, si chiama “EPgl,nren”: indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’edificio di riferimento, che esprime, in kwh/m² appunto, quanta energia debba essere consumata in un anno, affinché l’edificio raggiunga livelli di comfort adeguati.

Come spiega Carlo Romeo, architetto del dipartimento Unità per l’efficienza energetica dell’Enea, bisogna fare delle precisazioni importanti. Prima di tutto ogni classe rappresenta un intervallo di valori, che varia a seconda della fascia climatica in cui è inserito l’edificio. In secondo luogo non bisogna cadere in errore, pensando che quei kwh/m² rappresentino il reale consumo di energia dell’abitazione. In realtà la classificazione indica quanto l’immobile sia più o meno efficiente, rispetto ad un edificio di riferimento simile, con caratteristiche medie sia per quanto riguarda l’involucro che per gli impianti. Ha senso pertanto utilizzare la classe energetica per paragonare due immobili con le stesse caratteristiche, simili per metratura, tipologia di impianti, involucro e zona geografica.

E quali caratteristiche deve avere la nostra casa, per essere “promossa alla classe energetica più alta?”

Innanzitutto bisogna sfruttare al meglio le potenzialità della casa stessa, facendo in modo che le stanze principali abbiano una buona esposizione, optando per il lato sud. In questo modo, grazie anche alla presenza di alberi in vicinanza, risulteranno soleggiate d’inverno, ombreggiate d’estate e riparate dai venti.

La seconda cosa da tenere presente è un adeguato isolamento termico e quindi la riduzione al minimo della dispersione energetica. A questo scopo è indispensabile coibentare i muri perimetrali con un cappotto termico, utilizzando materiali isolanti ad alta efficienza (polistirene, sughero, lana di roccia) e ponendo molta attenzione ad evitare i ponti termici.

È possibile anche utilizzare delle pareti ventilate, in materiale funzionale alle condizioni atmosferiche a cui è sottoposto l’immobile o sotto forma di giardino verticale, con la presenza di uno strato isolante (cappotto) e di un sistema di ricambi d’aria naturali, che contribuiscono al controllo delle caratteristiche igrotermiche della parete. Nella stagione fredda, infatti, il moto convettivo dell’aria che si instaura nell’intercapedine, consente di smaltire la produzione di vapore acqueo degli ambienti interni e, quindi, di evitare fenomeni di condensa. In estate, lo stesso meccanismo di aerazione riduce la quantità di calore dovuta all’irraggiamento solare, che interesserebbe la parete in sua assenza.

Un analogo meccanismo, che permette di migliorare ulteriormente il grado di isolamento termico dell’abitazione, riguarda il tetto ventilato, detto anche “tetto freddo”. L’intercapedine naturale, che separa il manto di copertura dallo strato isolante sottostante, agevola infatti l’attivazione di “moti convettivi ascensionali”, che sottraggono gran parte del calore e permettono all’umidità di fuoriuscire. In questo modo in inverno la ventilazione lascia il materiale isolante asciutto, evitando condense. In estate l’aria fresca, che penetra dalla linea di gronda, si riscalda nell’intercapedine e diventa più leggera, uscendo dal colmo e sottraendo calore alla struttura.

Per completare l’involucro termico della nostra casa, non dobbiamo dimenticare gli infissi, preferibilmente in PVC, con doppio o triplo vetro di tipo basso emissivo, termoisolante e a controllo solare, per garantire un perfetto isolamento termico ed acustico all’abitazione.

All’interno della casa, poi, è importante utilizzare impianti di riscaldamento e di raffreddamento a massima efficienza e modernità, abbinati eventualmente a pannelli solari termici per il riscaldamento dell’acqua.

Un altro elemento significativo, per ridurre i consumi energetici di casa, è rappresentato dall’illuminazione con lampade Led e dalla scelta adeguata di elettrodomestici di ultima generazione. È consigliabile quindi leggere bene l’etichettatura presente controllando, oltre alla classe energetica, quei piccoli accorgimenti che fanno risparmiare energia (frigoriferi e congelatori con sbrinamento automatico, lavatrici e lavastoviglie con minor consumo di acqua, piano cottura ad induzione magnetica, …).

Per far funzionare tutti i nostri impianti ed elettrodomestici, infine, non può mancare una fonte di energia rinnovabile, come l’impianto fotovoltaico, che permette di ridurre drasticamente l’utilizzo di energia elettrica proveniente dalla rete e di azzerare il consumo di altri combustibili tradizionali, come il gas o il metano. A questo va aggiunto un accumulatore, per consentirci di utilizzare l’energia prodotta dal sole, anche durante la notte e nei mesi dell’anno meno soleggiati.

Sono quindi molti i vantaggi, se si decide di portare la propria casa in una classe energetica superiore: il comfort garantito all’abitazione e a chi vi risiede, il risparmio in bolletta dovuto ai minori consumi, il rispetto per l’ambiente ed il maggior valore dell’immobile sul mercato.

Come ultima considerazione, però, è doveroso chiarire che anche una casa in classe A4 non equivale ad azzerare le spese di gestione, se lo stile di vita di chi vi abita non è improntato ad un uso efficiente e consapevole degli impianti, finalizzato ad una riduzione degli sprechi, per la salvaguardia dell’ambiente, oltre che del portafoglio!

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Edilizia Sostenibile

Il termine “edilizia sostenibile”, maggiormente noto come “bio-edilizia”, non è di recentissimo utilizzo, ma fece capolino circa mezzo secolo fa, intorno agli anni ’70.  In quel periodo, infatti, cominciò a crescere la preoccupazione per l’eccessivo sfruttamento delle risorse energetiche e ad aumentare la sensibilità verso la tutela dell’ambiente.

Da allora è stata apportata una serie di innovazioni nella bio-edilizia, divenuta ormai elemento caratterizzante della maggior parte delle costruzioni, nuove o ristrutturate. A questo si sono aggiunte le politiche internazionali, finalizzate alla riduzione dei consumi di energia e delle emissioni di anidride carbonica. Ad esempio la Direttiva Europea n. 31 del 2010 prevede che dal 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero, cioè NZEB – Nearly Zero Energy Building.

Ma quali sono gli effettivi vantaggi procurati dall’edilizia sostenibile?

Innanzitutto l’efficienza energetica, cioè la capacità di ottenere il medesimo risultato, in termini di luce, riscaldamento, condizionamento, con un minor utilizzo di energia. In realtà non si valuta solamente la quantità di energia consumata, ma soprattutto la qualità delle fonti energetiche impiegate, ovviamente rinnovabili e possibilmente site nelle vicinanze della costruzione. A questo proposito bisogna tenere presente che il 40% dei consumi di energia è riconducibile alle abitazioni! Per calcolare in maniera elementare l’efficienza energetica di un edificio, è sufficiente determinare il consumo di kwh per m²/annui. Sotto i 10 kwh/m²/annui avremo un edificio in classe A+, mentre avvicinandosi allo zero si parlerà di edificio ad energia quasi zero (NZEB). Praticamente più a lungo si riesce a conservare all’interno della casa l’energia termica prodotta, maggiore sarà la prestazione energetica.

Negli edifici NZEB, infatti, la domanda energetica per assicurare comfort ai residenti è molto bassa, grazie alle tecniche di progettazione e di costruzione utilizzate ed è completamente soddisfatta da fonti di energia rinnovabile. In questo modo vengono ridotti gli sprechi e l’impatto ambientale, salvaguardando le risorse del Pianeta.

Altro vantaggio portato dall’utilizzo delle pratiche sostenibili in edilizia è quello economico.

Oltre ad ottenere una sensibile riduzione del consumo energetico, infatti, che genera un risparmio nelle spese domestiche e ad aumentare il valore dell’immobile realizzato in maniera sostenibile,  la legge di bilancio 2020 prevede una serie di detrazioni per la casa, sotto forma di bonus, che permettono di recuperare dal 50 al 65% delle spese sostenute.

Ma di questo parleremo dettagliatamente in uno dei prossimi articoli.

Infine non  sono da sottovalutare i risvolti positivi che procurano le abitazioni sostenibili, sulla salute di chi vi risiede, in termini di benessere psico-fisico.

L’utilizzo di materiali isolanti prevalentemente vegetali, come il legno e la canapa, permettono infatti un ottimo isolamento termico ed acustico. L’applicazione di un ricambio d’aria meccanizzato, poi, consente di avere un moto convettivo che crea questo ricambio continuo, mantenendo l’aria più salubre e la temperatura costante negli ambienti. Infine il montaggio di infissi adeguati garantisce all’abitazione, oltre all’aumento dell’isolamento termico-acustico, una maggiore sicurezza contro le intrusioni di malintenzionati. Ci sono poi molti altri accorgimenti da non sottovalutare, riguardanti la tecnica di costruzione/ristrutturazione, i materiali di utilizzo, gli impianti e gli elettrodomestici, per migliorare l’habitat della nostra casa.

Nel prossimo articolo parleremo, quindi, nello specifico di abitazioni in classe energetica A, A+ e di edifici ad energia quasi zero, per capire come rendere la nostra casa un luogo sicuro, confortevole e sostenibile al tempo stesso.

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l'importanza di condividere i valori aziendali

“L’unico vero fallimento nella vita, è non agire in coerenza con i propri valori”          Buddha Continua a leggere

mission possible: sostenibilità

Da circa un mese è iniziato l’anno 2020, che in numerologia ha un significato molto particolare. È infatti composto da un numero doppio (20) e da due numeri ripetuti (2 e 0).

Ma vediamo nello specifico il significato di questi numeri.

Il numero 2, nella sua accezione positiva, rappresenta la cooperazione ed il lavoro di squadra, grazie al quale i risultati vengono perseguiti in modo migliore; lo zero è simbolo di rinascita, di ripartenza, con nuovi obiettivi e propositi; il numero 20, infine, unisce il 2 allo 0 e questo sodalizio lo rende il numero della condivisione, ispirata al futuro ed al progresso.

Anche se la numerologia non è considerata una scienza esatta, questa descrizione fa della Mission della nostra azienda, una … mission possible!

Lavorare in team, per raggiungere obiettivi sempre nuovi, ispirati ai valori della sostenibilità, del comfort e della sicurezza. Aiutare le persone ad aumentare il benessere nelle proprie abitazioni e quindi nella propria vita: questi i nostri traguardi da raggiungere.

Per prima cosa, in questo nuovo anno, abbiamo aggiornato il sito della nostra azienda. Ora è sicuramente più descrittivo e maggiormente fruibile, con la spiegazione dettagliata dei valori in cui crediamo e dei prodotti/servizi che offriamo. Tutto questo per favorire una scelta consapevole e mirata da parte del cliente, prima di parlare direttamente con il nostro staff.

Nel sito abbiamo poi aggiunto la sezione blog, che aggiorneremo settimanalmente con articoli riguardanti tutte le curiosità e le news nel campo dell’edilizia, della sostenibilità, del risparmio energetico, delle detrazioni fiscali e di tanto altro ancora…

La novità assoluta è l’interattività di questa rubrica. Pertanto se ci sono argomenti che desiderate approfondire, esperienze legate alla sostenibilità nel campo dell’edilizia che volete farci conoscere o suggerimenti che proponete per il miglioramento, potrete scrivere a segreteria@martinilivingsolutions.it

Noi pubblicheremo un articolo dedicato, per condividere le vostre idee con tutti coloro che ci seguono nel blog.

Vi terremo informati anche sui nostri progetti futuri, per un continuo miglioramento dei servizi da offrirvi e sugli eventi che andremo ad organizzare, o dove la nostra azienda sarà presente come partner, per darvi modo di partecipare, sia come semplici spettatori, che come protagonisti.

Tutto questo lo facciamo perché crediamo nel valore della condivisione, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, per portare cambiamento e miglioramento nelle abitazioni, con un percorso di sviluppo sostenibile che tiene conto sì dell’ambiente, ma anche e soprattutto delle Persone.

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